Velletri e le barriere architettoniche

Velletri, nulla è cambiato dopo un anno e più dal convegno sulle barriere architettoniche, tenutosi lo scorso anno in Comune, presso la sala Tersicore, alla presenza del sindaco Fausto Servadio e altri assessori della sua giunta. 
Questo il grido di allarme lanciato dall’associazione ‘ShankyQuad Club Carlo Antonelli’, che mostra in un manifesto pubblico alcuni dei luoghi simbolo dove le barriere ancora ostacolano la vita delle persone con disabilità.
 
Si parte dalla sede del Comune, dove le persone con carrozzine sono costrette a fare un giro lungo e faticoso per accedere agli uffici, passando per la parte sotterranea dove un ascensore li aiuta a salire ai piani. Non esiste una pedana o un macchinario che dalla piazza antistante permetta facilmente di accedere all’interno. Stessa situazione agli uffici della Velletri Servizi e in molti altri luoghi pubblici della cittadina più grande dei Castelli Romani. 
“Continuiamo a batterci per cercare di risolvere queste problematiche da anni, dice Elio Delle Chiaie, rappresentante storico dell’Associazione, ma a distanza di un anno dal convegno in comune, le cose non sono cambiate. Solo belle parole e tante promesse, ma noi non ci arrendiamo e continueremo a far valere i nostri diritti e chiedere con ancor maggior determinazione l’abbattimento di queste barriere”.
 
“A Velletri, continua Delle Chiaie, ci sono 3.500 persone con disabilità motorie, che pagano al comune 10 euro per il rinnovo del contrassegno europeo per disabili, il ricavato per il comune è di 35mila euro. In altri paesi e in altre città di Italia, il costo è stato invece irrisorio, a Udine ad esempio è di 26 centesimi, a Roma è gratuito, tanto per fare degli esempi. Con forza chiediamo al sindaco e all’amministrazione comunale di non dimenticare gli impegni presi lo scorso ottobre, davanti a centinaia di persone, molti di loro diversamente abili e liberi cittadini, al convegno ‘Vivere Senza Barriere’, non avevamo chiesto miracoli, ma solo l’abbattimento delle barriere architettoniche che ancora ci sono in molti luoghi della nostra cittadina”. 
 
Fonte: Press-In-La Notizia, 9-10-15